A processo dopo denuncia dei nemici dichiarati dei gatti

Chi segue con attenzione la “guerra” in corso da dieci anni contro i gatti di Su Pallosu, ricorderà che la motivazione ufficiale dell’amministrazione comunale che bocciò la richiesta di riconoscimento della colonia felina fu quella che i gatti vivrebbero in uno spazio privato, ancor meglio – riportiamo testualmente- ”non vivono in un luogo pubblico o aperto al pubblico”.

Mercoledì 11 maggio comincia il processo contro di noi al Tribunale di Oristano, giudice monocratico, due i capi d’imputazione a nostro carico: invasione di terreni e imbrattamento.

Luogo dei presunti reati di invasione di terreni e imbrattamento una piccola stradina “cieca”, che conduce esclusivamente all’ingresso di casa Atzori, nonché unico ingresso dell’Oasi felina, (4 anni consecutivi certificato eccellenza turistica tripadvisor con oltre 30.000 visitatori in 10 anni) e pure il luogo dove i gatti liberi che curiamo, mangiano e si riparano tutti i giorni dell’anno.

Alcuni componenti di una famiglia da oltre 10 anni cercano di boicottare l’Oasi Felina di Su Pallosu.

Le hanno provate tutte, promuovendo anche una ridicola campagna sulla presunta pericolosità dei gatti prima, inviando lettere a Comune, Asl.

Tanti visitatori ci hanno raccontato che quando hanno chiesto indicazioni per raggiungere Oasi, una signora ha cercato in ogni maniera di fargli cambiare idea.

A questi episodi si riferiscono due foto di questo post.

Poi direttamente nel 2018, una spedizione punitiva familiare ha divelto la cassetta postale e cercato di farci male fiisicamente con il lancio di alcuni blocchi.

Dal 2012 ad oggi si sono occupati di noi; vigili urbani, Asl. Forestale e carabinieri.

Non contenti di tutto ciò o forse per i tentativi andati a vuoto, hanno tentato la querela.

La querela portò all’emissione di un decreto penale (senza ricevere avviso di garanzia), con una condanna ad un mese di carcere, ma abbiamo fatto ricorso e ora affronteremo a testa alta un processo penale.

Comunque andrà a finire, condanna o assoluzione per noi, sarà certamente una vittoria dei diritti animali e motivo di soddisfazione per chi ama i gatti.

Vi spieghiamo semplicemente perchè.

Se saremo condannati, significherà che la motivazione di rigetto (non è un luogo pubblico o aperto al pubblico) della richiesta del riconoscimento della colonia felina addotta dalla Pubblica Amministrazione era infondata.

Se invece saremo assolti, sarà una conferma della nostra attività in difesa dei diritti animali e di tutela del benessere animale.

9 maggio 2022

Andrea Atzori e Irina Albu

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