Fuorionda satellitari cosa sono e come riceverli

a cura di ANDREA ATZORI

INTRODUZIONE

I “fuorionda” sempre più frequentemente entrano nelle notizie quotidiane, influenzano o condizionano anche la vita politica ad alto livello. Il termine è frequentemente utilizzato nel linguaggio comune, di tutti i giorni.

Sono diversi i programmi umoristici e o di satira che da sempre ne fanno largo uso, in tante emittenti televisive.

L’ABUSO DEL TERMINE

Un utilizzo massiccio del termine fuorionda che è diventato abuso, attribuendone spesso un significato estensivo non corretto. Di Fuorionda pochi ne parlano con cognizione di causa, spesso sono impropriamente definiti tali, scaturendo un’accezione sempre negativa del termine che-come vedremo- non è per nulla oggettiva.

In un quadro terminologico di estrema confusione, provo qui a fare chiarezza.

Io ne sono appassionato da più di vent’anni. Trovavo e trovo ancora oggi incredibile, per certi versi incredibile, che chiunque, comodamente da casa, grazie ad un satellite, possa riuscire a vedere in diretta la preparazione di un collegamento televisivo distante migliaia di chilometri da noi. E dopo averne visto tanti, ma tanti, di fuorionda, eccomi qui a raccontarvi questa mia passione e dare alcune… “istruzioni per l’uso”.

Andiamo con ordine. Partiamo dalla definizione precisa.

COSA SONO I FUORIONDA ?

Il “fuorionda è quella parte di segnale di un servizio satellitare (video e audio) che non va in onda in un programma tv, ma può essere vista (e sentita) alla pari di qualsiasi altro canale televisivo.

Per il trasferimento di un segnale audio video, da un luogo ad un altro le emittenti televisive usano i satelliti (oggi un po’ meno rispetto a venti anni fa, per l’avvento di internet/fibra, come vedremo più avanti).
I fuorionda sono canali non ufficiali o “trasmissioni di servizio”, non specificatamente destinati al telespettatore “finale”, diciamo così “tradizionale”, che però attenzione, rimangono visibili, accessibili liberamente a tutti (se non specificatamente criptate da chi li usa).

Attraverso l’utilizzo di semplici mezzi in libera vendita, come un’ antenna parabolica e un ricevitore satellitare i fuorionda satellitari erano e sono oggi visibili a chiunque.

Si, avete capito bene. Chiunque da sempre può vedere i fuorionda satellitari comodamente da casa sua, anche a a migliaia di chilometri dall’evento in visione, con strumenti semplici, assolutamente legali, poco costosi, come antenna parabolica e ricevitore.

I canali dei fuorionda sono infatti esattamente come gli altri canali tv elencati nel nostro telecomando con nome e numero, una volta ricevuti da normali ricevitori satellitari.

Sono trasmessi da un bouquet (gruppo di canali collocati su una medesima piattaforma) e come tutti i canali satellitari per la loro trasmissione utilizzano : satellite, frequenza, polarità, symbol rate (e altre specifiche).

Vediamoli in questa grafica, con un esempio.

I dati di Rai 1
I dati di un segnale satellitare di servizio (fuorionda)

Nel gergo comune il fuorionda è però diventato onnicomprensivo. Anche per i giornalisti (per non parlare dei politici), il termine fuorionda si è smisuratamente allargato a qualsiasi registrazione (anche fraudolenta), comprendendo erroneamente altre fattispecie che non hanno nulla a che vedere con i fuorionda satellitari.

In questa sede, da qui, in avanti, con il termine “fuorionda ” ci riferiamo esclusivamente ai soli fuorionda satellitari e non a tutti gli altri errati significati attribuiti.

IL FUORIONDA SATELLITARE NON E’ UNA INTERCETTAZIONE

Ribadiamo ancora una volta:

I fuorionda via sat non vengono visionati e/o registrati attraverso “l’uso di artifizi o raggiri, tipici della truffa e dell’inganno” e pertanto non può in alcun modo parlarsi di attività svolta attraverso una condotta fraudolenta.

Non sono in alcun modo intercettazioni assimilabili a quelle effettuate dalla Magistratura legalmente attraverso microspie (o simili) e tanto meno a quelle realizzate illegalmente da privati con strumenti non autorizzati.

Non avviene alcuna violazione di sistemi telematici e/o informatici, ma è una banale ricezione casalinga di un segnale televisivo satellitare libero, privo di codifica.

La definizione corretta rimane pertanto quella sopra, che si riferisce-come detto- all’uso esclusivo dei satelliti per la trasmissione del segnale.

I fuorionda satellitari possono comprendere qualsiasi programma del palinsesto di una emittente: dai contributi giornalistici esterni (partite, concerti, manifestazioni, i reportage degli inviati dei telegiornali), la copertura di grandi eventi sociali, politici, culturali e di costume (es.: G7, funerali di stato, concerti di portata internazionale o mondiale, azioni terroristiche, calamità naturali, omicidi, partite di qualsiasi sport, ecc.), ma anche contributi interni -sempre live ovviamente, alla stessa emittente, ovvero, interi programmi, tg, varietà, show, interviste, dibattiti, che si svolgono dentro un qualsiasi studio televisivo.

Una caratteristica dei fuorionda è l’assenza di loghi, scritte o grafica, che quasi sempre, tranne in rari casi sono aggiunte solo nel canale “tradizionale”.

Il requisito indispensabile e necessario affinché possano essere accessibili a tutti è ovviamente l‘utilizzo di un satellite, per la messa in onda in diretta di quell’evento.

Tutto ciò che viene realizzato senza il satellite, non può correttamente chiamarsi fuorionda.

COME ARRIVANO I FUORIONDA (E I CANALI TRADIZIONALI) SULLE NOSTRE TV

A differenza della TV terrestre dove i segnali sono emessi da ripetitori a terra, ognuno dei quali irradia in una parte specifica del territorio, il segnale della TV satellitare proviene da un unico punto che si trova nello spazio.

Qui si trova un apparecchio, chiamato appunto satellite, che segue la rotazione della Terra (geostazionario), mantenendo costantemente la stessa posizione relativa rispetto al terreno.
Il satellite orbita lungo l’equatore, a 36.000 Km di distanza dalla Terra in una zona chiamata “Fascia di Clarke”, da dove “illumina” agevolmente una zona molto vasta (footprint).

Per vedere sia i canali televisivi tradizionali, sia i segnali di servizio trasmessi dal satellite- ovvero i fuorionda- occorre una parabola, un convertitore (chiamato comunemente LNB) e un ricevitore detto anche impropriamente decoder. Da quest’ultimo parte un cavo audio video, oggi HDMI (una volta era la Scart) che arriva al nostro televisore e ci permette di vedere i canali Satellitari e tra questi, anche i Fuorionda.

CONFUSIONE TRA FUORIONDA E GAFFE IN TV

Molti confondono i “fuorionda” con le gaffe o papere in onda in una diretta televisiva o ancor più spesso con ciò che va in onda in diretta inconsapevolmente. Non è esattamente così. Proviamo a spiegarlo.

I “fuori onda” (a me piace più scriverlo attaccato “fuorionda”) non sono altro che parte dei segnali di servizio che precedono o seguono la normale programmazione televisiva/giornalistica di una emittente televisiva.

Alex Del Piero, ex calciatore, oggi commentatore sportivo in Fuorionda sul “mio TG”.

In origine la diffusione di questi contenuti avveniva quasi esclusivamente via satellite (e molto limitatamente sulle frequenze terrestri – ponti in bassa frequenza) perché era l’unico mezzo capace di collegare le redazioni giornalistiche di tutto il mondo con la squadra di giornalisti e tecnici dotata di automezzi con parabola trasmittente (FLY).

LE GAFFE ANDATE IN ONDA (per definizione) NON SONO FUORIONDA

Le gaffe in tv sono invece video che sono già andati in onda, magari inconsapevolmente o dove involontariamente il protagonista fa o dice delle cose che offrono uno spunto di comicità o interesse.

DAL SATELLITE ALLA FIBRA

Nell’ultimo decennio, parte rilevante di questi contenuti è stata spostata sulle reti internet, fisse e mobili, grazie alla diffusione capillare della fibra e del 4G/5G, ai progressi tecnologici dei dispositivi portatili (es.: smartphone) e dei codec video che permettono di ottenere un’eccellente qualità d’immagine (anche Full HD).

Quando trasmettono i feed di servizio?

I feed di servizio per definizione non hanno orari di trasmissione regolari e ripetitivi nel corso della settimana perché, quasi sempre, si attivano solo in occasione di specifici eventi quando si instaura il collegamento tra la sede principale dell’emittente televisiva e il mezzo mobile (Fly, ne parliamo anche più avanti) che effettua le riprese e le trasmette al satellite.

In passato, tuttavia, alcune emittenti italiane come Mediaset, Sky e Rai utilizzavano regolarmente il satellite per la diffusione live dei telegiornali (ad orari predefiniti con annessi fuori onda) e di altri programmi di informazione, sport e spettacolo. Ora ciò avviene in misura minore.
I canali di servizio possono risultare attivi anche quando non trasmettono alcun contenuto: a volte mostrano un monoscopio/barre colorate, con i dati identificativi (operatore, tipo di feed, provenienza, ecc.) mentre in altre mostrano solamente una schermata nera.

Alcuni canali di servizio possono essere rilevati e sintonizzati dal decoder satellitare, anche quando non stanno trasmettendo mentre altri sono totalmente invisibili perché compaiono solamente durante la messa in onda dei contenuti.

Su quali satelliti transitano i feed di servizio?
La cosa che non tutti sanno è che questi segnali sono alla portata di tutti.

I feed di servizio trasmettono su quasi tutti i satelliti posizionati sulla Fascia di Clarke e visibili nel nostro Paese (indicativamente nell’arco tra 70° Est e 60° Ovest).

Ci sono alcuni slot orbitali e satelliti più ricchi di canali di servizio rispetto ad altri che si dedicano principalmente alle trasmissioni televisive tradizionali destinate all’utente finale (DTH – Direct To Home – es.: Hotbird 13° Est, Astra 19,2° Est).

Ad esempio, i satelliti Eutelsat in orbita a 10° Est (10A), 21,5° Est ), 7° Est (7B-7C), 5° Ovest (5 West B), 8° Ovest (8 West B) e l’Astra 3B posizionato a 23,5° Est sono particolarmente interessanti per i feed hunter gli appassionati e ricercatori di fuorionda, perché ospitano decine e decine di canali feed facilmente ricevibili con parabole di piccole dimensioni. Mi spiego in maniera più precisa.

DALLA SARDEGNA, COSA HO VISTO FUORIONDA IN QUESTI ULTIMI 25 ANNI ?

Tra i primissimi fuorionda che ho visto comodamente da casa, come gli altri, ci sono quelli dall’Iraq, durante la guerra del golfo del 2003.

GLI INVIATI DI GUERRA RAI IN FUORIONDA

Gruber, Botteri, Innaro Solinas: questi alcuni nomi dei giornalisti RAI che mi è capitato di vedere in fuorionda.

I leggendari fuorionda-ormai entrati nella storia della televisione italiana– dell’allora inviata RAI Lilli Gruber che vedete in rete, sul mio canale youtube e non solo (alcuni li ho regalati al sito di “Affari Italiani”, son tutti “miei”.

Si tratta di alcune ore di registrazione in vecchi VHS, poi riversati in digitale, che conservo gelosamente e che solo in parte ho pubblicato.

Son particolarmente interessanti oggi per vari motivi, sia tecnici, che giornalistici.

Alcuni di questi fuorionda con protagonista l’attuale conduttrice di La7 Lilli Gruber, li ho portati anche a Scuola, quando da insegnante ho fatto alcuni corsi di giornalismo nelle scuole superiori ad Oristano.

Dalla Sardegna dove abito, tra i più singolari, ho ricevuto tra gli altri segnali di servizio:

– dal Marocco, verso una emittente in Australiana;

-dagli Usa, verso le emittenti europee, ma anche interni agli stessi States;

-di studio dei Tg in medioriente (Iraq, Egitto, Libano).

Ma ovviamente ho visto segnali un pò davvero da tutte le emittenti Europee, Russia, Ucraina e tutto est incluso. Tra queste anche le grandi emittenti pubbliche come la BBC o i network internazionali in lingua araba.

Ricerca feed di servizio

Quale antenna parabolica serve per ricevere queste trasmissioni?

Qualsiasi parabola fissa Mono Feed (un solo LNB universale) da almeno 50-60 cm di diametro (consigliati 80 cm) è sufficiente per ricevere decine di feed di servizio se correttamente puntata verso il satellite di riferimento (es.: Eutelsat 10A a 10° Est o 5 West B a 5° Ovest).

Questa soluzione presenta, tuttavia, alcuni limiti perché consente di vedere solo un satellite e non tutti quelli che trasmettono i feed di servizio. Esiste però una soluzione semplice ed economica: basta applicare alla parabola un motore di tipo monocavo, comandato dal decoder satellitare tramite il protocollo DiSEqC 1.2, per spostare automaticamente la parabola sul satellite giusto quando si sceglie sul decoder il canale di servizio desiderato o si vuole scansionare tutte le frequenze di un determinato slot orbitale.

I motori DiSEqC 1.2 costano poche decine di euro si montano e configurano senza troppe difficoltà e permettono di motorizzare qualsiasi parabola fino a 100-120 cm.

Una parabola motorizzata permette di vedere tutti i satelliti compatibili con le sue dimensioni, non solo quelli che trasmettono i feed di servizio ma anche tutti gli altri canali.
In teoria qualsiasi decoder satellitare di recente produzione, dotato di sintonizzatore DVB-S/S2 MPEG-2/4 (cioè HD), è in grado di sintonizzare e visualizzare i feed di servizio.

Il costo di un ricevitore satellitare utile a ricevere i fuorionda, parte dalle 20 euro in su.

Dove trovo le frequenze dei canali di servizio?
Le frequenze dei canali di servizio possono anche essere inserite in una normale ricerca manuale e si trovano facilmente su internet grazie ai database online

I canali di servizio trasmettono in chiaro oppure sono criptati?
La quasi totalità dei feed di servizio viene trasmessa in chiaro ed è quindi visibile con qualsiasi decoder satellitare, anche uno zapper da poche decine di euro a patto che sia compatibile con i parametri utilizzati .

LA LEGITTIMITA’ DELLA RICEZIONE DEI SEGNALI DI SERVIZIO

Interessante anche l’aspetto legale dei fuorionda e sono già diversi i precedenti in Europa di cause giudiziarie contro la pubblicazione di alcuni fuorionda.

L’esito delle stesse è stato quasi sempre negativo per coloro che hanno chiesto il ritiro e/o la sanzionabilità dell’azione di pubblicazione dei fuorionda.

Non si tratta infatti di attività di intercettazioni illegali fatte con particolari apparecchiature o attività esplicitamente vietate, ma la ricerca e la registrazione dei fuorionda è di fatto equiparabile alla visione televisiva via satellite di qualsiasi canale televisivo e dunque non punibile.

Diversa invece e in alcuni casi più complessa, il potenziale consumo del reato di diffamazione e/o violazione della privacy, attraverso la diffusione in pubblico di un fuorionda, così come del resto insita in qualunque pubblicazione cartacea o digitale.

Si tratta di una questione delicata perché si oscilla tra il diritto alla riservatezza e alla tutela della reputazione e dall’altra alla libertà di manifestazione del pensiero.

Da un lato, si deve giustamente garantire il diritto alla privacy e la tutela dell’immagine dei soggetti coinvolti nei fuorionda.

Dall’altro lato, deve anche assicurarsi il diritto di cronaca e di satira, ai sensi dell’art. 21 Cost..

Registrare e/ o Diffondere frammenti di segnali satellitari, fuorionda di segnali televisivi, raccolti via satellite, si commette un reato? E se si quale ?

La risposta corretta è: dipende. Cerchiamo di capire cosa stabilisce la legge.

Applicare la fattispecie generica di reato di intercettazione illegale di comunicazioni informatiche o telematiche ai sensi dell’art. 617 quater del c.p. appare alquanto complicata per una serie di ragioni tecniche e giuridiche.

In primis il codice penale punisce chi, in modo disonesto, acquisisce e diffonde comunicazioni informatiche o telematiche.

E qui occorre ricordare cosa sia esattamente “un fuorionda”.

Come scritto sopra, si tratta molto banalmente di un canale televisivo per uso di servizio via satellite, ricevibile esattamente in maniera analoga a qualunque canale televisivo, attraverso un’antenna parabolica e un ricevitore satellitare.

Erroneamente si potrebbe pensare che per la ricezione dei fuorionda siano necessari tecniche o apparecchiature particolari (scanner o similari) o ancor peggio strumentazione tecnologica vietata all’uso comune e possibile solo per le forze dell’ordine su delega della Magistratura.

Non è così, non c’è infatti alcuna analogia- per intenderci- tra intercettazione di corrispondenza cartacea, comunicazione telefonica o di chat, attraverso uso fraudolento di mezzi e la ricezione di un fuorionda.

Chi afferma dunque che “ricevere i fuorionda è attività illegale”, solitamente non sa cosa siano i fuorionda.

Occorre inoltre distinguerli dalla cosiddetta “bassa frequenza” ovvero i segnali interni di una stessa emittente, non ricevuti tramite satellite. Ad esempio molti fuorionda di Striscia La Notizia oggi, sono interni allo stesso gruppo Mediaset e non sono registrati tramite i satelliti.

In quel caso non è appropriato parlare correttamente di fuorionda in senso tecnico.

In secondo luogo la ratio del legislatore giustamente prevedeva una sorta di divieto assoluto d’intercettazione per quelle che un tempo erano le uniche comunicazioni esistenti: la corrispondenza, il telefono e telegrafo. Successivamente queste sono oggi state estese al sistema informatico o telematico (con particolare attenzione a quello pubblico).  Siamo nell’ambito della cybersecurity, che non è propriamente identificabile con il sistema di diffusione di un segnale televisivo via satellite.

  E in questo caso l’art. 615 ter del codice penale esplicita il caso dell'”accesso abusivo al sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza”. Nulla viene detto esplicitamente per i segnali televisivi.

I segnali di servizi televisivi, anche qualora vengano fatti ricadere in questa fattispecie (al momento non lo sono) come vedremo anche più avanti, possono anch’essi essere protetti da misure di sicurezza ( criptati), attraverso una codificazione degli stessi. Se però non lo sono, come oggi la maggior parte risultano essere, la punibilità di un ” libero accesso ” difficilmente può essere applicata.

E in ogni stato di diritto democratico occidentale, vige sempre la buona regola, che tutto ciò che non è esplicitamente vietato è ammesso e non punibile.

La ricezione dell’uso di segnali televisivi di servizio (fuorionda) è infatti ormai di largo uso comune, realizzabili con mezzi legittimi, semplice e fattibile, con strumenti poco costosi.

Non è necessario infatti avere parabole di enormi dimensioni, dai 2 a tre metri, con utilizzo di quella che è definita, BANDA C, attività peraltro diffusa e presente.

I social ci danno una dimensione di quanto sia larga la ricerca dei segnali nella “normale” BANDA KU, attraverso banali antenne parabolica di piccole dimensioni, già a partire dai 60 cm di diametro fino ai 2 metri.

La tesi limitativa di chi potrebbe pensare si sia stato commesso, sempre e comunque, il reato di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche, si basa sulla considerazione per il solo fatto di accedere al fuorionda, alla prova dei fatti risulta pertanto del tutto infondata.

PROSCIOLTO DA PROCEDIMENTO PENALE NEL 2010

Per la mia collaborazione al Programma di RAI 2 Scorie, nel 2010, dopo una querela di due giornalisti Mediaset, che sosteneva l’illegittimità della pubblicazione di alcuni fuorionda, trasmessi in quel programma tv-da me registrati- sono stato sottoposto ad un procedimento penale, dal quale sono stato ben presto prosciolto, in via definitiva.

Son comparso davanti ad un PM a Cagliari, con il mio avvocato di fiducia e ho risposto alle sue domande che si riferivano evidentemente proprio ai mezzi/tecniche ed eventuale sussistenza di “fraudolenza o inganno” con i quali di possono ricevere i fuorionda.

A lui raccontai nel dettaglio la mia esperienza e attività di ricercatore di fuorionda che si svolge comodamente casa con una semplice parabola, senza alcun “inganno”. Il fatto non costituiva reato già nella fase d’indagine preliminare proprio perchè non si trattava di alcuna attività fraudolenta e non servì alcuna ulteriore verifica.

RICERCATORI DI FUORIONDA : UN FENOMENO AMPIO

Non tutti sanno che la ricerca dei fuorionda è un fenomeno davvero diffuso, partecipato ed ampio nei numeri.

Per averne un’idea è sufficiente una ricerca sulla rete e sui social.

Tra gruppi-pagine facebook Feed Hunters ( cacciatori di segnali), Telegram, ecc la platea quotidiana alla ricerca dei fuorionda, supera abbondantemente i 2/300 mila iscritti.

Siti internet, Canali Telegram e gruppi whats app abbondano e aiutano a capire che potenzialmente sono diversi milioni di persone che per puro diletto e passione vanno alla “caccia” di un fuorionda.

I FUORIONDA IN TEMPO REALE

Tra i tanti siti internazionali sul tema, uno dei più conosciuti pubblica in tempo reale, satellite e frequenze dei segnali di servizio, è questo https://www.satelliweb.com/

Ma sono svariati eccone alcuni:

https://satfeeds.com/forum/

https://www.sat-benelux.nl/forum/

I SEGNALI TELEVISIVI SONO CANALI COME GLI ALTRI, ATTIVITA’ LECITA

Poichè sarebbe, diciamo così, improprio vietare la visione dei canali televisivi, l’attività di ricezione di un fuorionda non ha nulla di fraudolento e il suo uso privato in sè, dunque non è mai punibile.

Diverso evidente è la pubblicazione della registrazione attraverso il suo eventuale uso pubblico.

In questo caso, come già evidenziato, valgono in tutto e in alcuni casi in parte (con alcune eccezioni), le regole cui sono sottoposti tutti coloro che pubblicano un qualsiasi contenuto, siano giornalisti o meno, che lo facciano sui giornali cartacei, media on line, social network, tv, radio ecc

Ovvero norme su: consenso, diffamazione, tutela privacy ecc … .

RUOLO DELLE FLY

Le FLY , già più volte qui citate, sono il mezzo, furgone più o meno grande, posizionato nel luogo dal quale si trasmette che invia il segnale al satellite che poi arriva nel luogo della messa in onda. Strumenti che non passano inosservati e che il giornalista, assieme ai tecnici, utilizza e conosce. Uno dei motivi per il quale è difficile sostenere che chi li utilizza e lascia volontariamente il segnale satellitare aperto (non criptato) non sappia di poter esser visto da terzi,

CONSAPEVOLEZZA DEI GIORNALISTI DI ESSERE VISTI E SENTITI PRIMA DELLA DIRETTA

E molti infatti mi chiedono proprio questo: ma il giornalista che usa il satellite, non sa che può essere visto e ascoltato da chiunque nel segnale di servizio FTA ?

E in effetti la risposta non può che essere affermativa. Ad ammetterlo in questa video intervista che mi ha rilasciato la caporedattrice della RTSI (Radio della Svizzera Italiana) Laura Giovara la risposta è…. onesta.

Se un giornalista che effettua un collegamento satellitare non sa che chiunque può vedere il suo fuorionda, di fatto non conosce il funzionamento dei mezzi usati per svolgere la sua attività.

GIORNALISTA/PERSONAGGIO PUBBLICO

Altro aspetto collegato, è se il giornalista che utilizza il satellite, sia da considerare o meno un personaggio pubblico, dopo capirete perché.

Poiché non tutti i giornalisti utilizzano il satellite, ma solo chi ne ha i mezzi tecnici/finanziari anche in questo caso la risposta non può che essere affermativa.

I giornalisti che utilizzano i segnali satellitari sono quasi sempre personaggi pubblici a tutti gli effetti, consapevoli che- a collegamento sat acceso, ogni qual volta si trovino davanti alla telecamera, con microfono (in mano o su bavero, giacca, cravatta ecc) che quanto dicono può essere visto e ascoltato da altri.

Non la stessa cosa ( o non sempre, dipende) può dirsi per un ospite/intervistato se non messo a conoscenza precedenza e che non necessariamente conosce con la stessa precisione di un operatore dell’informazione il funzionamento del collegamento televisivo.

SEGNALI LIBERI O CRIPTATI

I fuorionda in gran parte- è bene ancora una volta sottolinearlo ai più- sono segnali liberi da alcuna codifica (FTA Free Too Air), non protetti dal alcun sistema di criptaggio e/o sicurezza.

Sono ricevibili da qualunque economico ricevitore, direttamente, senza alcuna attività di decodifica o applicazione software.

Al contrario, come è noto, i canali in abbonamento (tipo Sky), sono trasmessi con apposita codifica, decriptata solo dai ricevitori dei singoli abbonati.

LE CODIFICHE ESISTENTI

I Fuorionda, più precisamente i canali di servizio, analogamente ai canali via satellite, possono pertanto essere, resi non visibili a chiunque li sintonizzi.

Per fare questo i segnali che compongono un immagine tv vengono alterati con un sistema di “codifica” che rende non visibile o disturbata l’immagine.
Per poter avere nuovamente l’immagine corretta si usano degli apparecchi ricevitori chiamati “decoder”, apparecchi che riordinano i segnali seguendo l’ordine inverso della codifica.
La decodifica oggi avviene per la maggior parte direttamente dentro i ricevitori, tramite una carta “smart card” ma a volte può essere necessario un componente aggiuntivo chiamato CAM C.I. e CAM CI+ PLUS. Questo componente viene inserito in uno slot apposito “slot C.I” del ricevitore e si usa quando è assente la fessura “slot” per l’inserimento della relativa carta per un determinato sistema di decodifica.
smart card La decodifica avviene solamente se possediamo una carta (che ha le dimensioni di una carta di credito) in cui si trova un circuito elettronico stampato e che viene rilasciata dal gestore dei canali che vogliamo vedere.

Questa carta inserita negli slot del ricevitore o in una CAM è controllata da impulsi elettronici che provengono dal satellite e abilita o meno alla visione del canale su cui il ricevitore è sintonizzato. I principali sistemi di codifica digitale attualmente in uso sono:
VIACCESS
NDS-VIDEOGUARD
IRDETO
SECA-MEDIAGUARD
NAGRAVISION
CONAX
DIGICRYPT

E’ bene evidenziare che le emittenti/aziende/service/agenzie che effettuano materialmente un collegamento satellitare, se vogliono, possono dunque SEMPRE rendere del tutto inaccessibili i loro segnali di servizi, mettendo una delle tante codifiche disponibili e i fuorionda in questo caso non sarebbero visibili a terzi.

Pertanto chi materialmente effettua il collegamento satellitare aperto sa perfettamente che chiunque, anche a distanza di migliaia di chilometri, può comodamente osservare da casa l’intero “fuorionda” per intero periodo che precede e segue la diretta, oltre che per il canonico time del live che va in onda su un canale “tradizionale” .

Gli stessi giornalisti, se vogliono, hanno la facoltà di richiedere alla propria emittente (e/o a chi materialmente effettua il collegamento satellitare) di utilizzare segnali criptati, in maniera da non essere osservati e sentiti da terzi.

Questo periodo di “on” è variabile da pochi minuti, a giornate intere.

Appurato-sia per quanto sopra- sia per il fatto che vengono utilizzati banali mezzi di libera vendita, come antenna parabolica e ricevitore satellitare, che ricevere, vedere, sentire “un fuorionda” (per uso privato) è perfettamente e inequivocabilmente legittimo, per ciò che riguarda la sua diffusione/pubblicazione in pubblico, la risposta deve necessariamente essere articolata.

LA PUBBLICAZIONE DI UN FUORIONDA: CONSENSO E INTERVISTE AL PROTAGONISTA

In ormai decenni di esperienza personale, prima di pubblicare un fuorionda ho sempre voluto tutelare i giornalisti. Il rispetto verso di loro e il consenso reciproco sono fondamentali.

E’ bene ricercare sempre, ove possibile, direttamente il consenso del protagonista del fuorionda prima della sua pubblicazione.

Tutte le volte che è stato possibile individuare il nome del giornalista, l’ho contattato direttamente, correttamente informato e in più gli ho chiesto sempre un’intervista, anche al fine di fargli commentare pubblicamente il suo fuorionda.

Sono oltre cento le interviste che mi hanno rilasciato appositamente e con molti di loro sono piacevolmente in contatto. Ecco il link dell’articolo sulle interviste.

COSA E COME PUBBLICARE DI UN FUORIONDA

Con il consenso del protagonista la pubblicazione è sicuramente ammessa. Costituisce una liberatoria.

Ma questo consenso non sempre è necessario per diverse ragioni.

Nei casi di ilarità esplicita e di rilevanza pubblica la pubblicazione, in un contesto di chiarezza e trasparenza, diventa sempre innocua. Il Diritto di Satira offre in questo grandi garanzie a chi lo pubblica.

Mi è capitato anche una rimozione successiva ad una autorizzazione, di un fuorionda su richiesta dell’interessato, che magari prima aveva acconsentivo, poi per ….pentimento, vergogna o motivi personali non gradiva la pubblicazione del “suo” fuorionda. Richieste alle quali che sempre ottemperato.

Anche i video riguardanti il diritto di cronaca, di informazione, educativi ed esplicativi del funzionamento della televisione e dell’attività giornalistica, sono sicuramente ammissibili e pubblicabili .

Altro accorgimento utile alla libera pubblicazione specie in video ironico-satirici, è quello di levare l’audio dei discorsi/comunicazione e sostituirlo con una musica.

Il diritto all’immagine è giustamente tutelato, ma è ovviamente temperato dalla notorietà quasi sempre dei protagonisti dei fuorionda, che sono personaggi pubblici, quasi sempre tra l’altro collegati non al chiuso, ma in una pubblica piazza e dunque ben visibili da chiunque.

Come già sottolineato più volte, i giornalisti che usano il satellite (non la fibra/internet che non ricade ovviamente tra questi segnali televisivi) sanno che possono essere visti da chiunque anche prima di andare in onda.

Insomma attraverso il rispetto di chi è protagonista del fuorionda, del buon senso e quando si è in buona fede, non si ha mai nulla da temere.

DIVIETO DI COMUNICAZIONI RISERVATE

Cosa è vietato pubblicare di un fuorionda ?

Sicuramente non è ammesso pubblicare audio contenenti comunicazioni strettamente riservate, private ovvero rivolte in modo esclusivo ad un solo destinatario, le comunicazioni che riportano dati sensibili e strettamente personali (es. numeri di telefono).

IL CASO GIUDIZIARIO DI ANTONIO RICCI (STRISCIA LA NOTIZIA)

Tutto da analizzare, in maniera dettagliato il caso giudiziario-oggi difficilmente ripetibile nel suo epilogo-che ha coinvolto, in tempi oramai lontani per un fuorionda mandato in onda ormai quasi 30 anni fa, Striscia la Notizia di Antonio Ricci.

La sua vicenda giudiziaria è datata, lunga e complessa.

In estrema sintesi la possiamo riassumere così:

1 grado: -prosciolto per intercettazione fraudolenta (primo comma art.617 quater) ;
-condannato per rivelazione comunicazione riservata interna alla RAI (secondo comma art.617 quater)

Appello: sentenza confermata

Cassazione: -prescrizione per intercettazione fraudolenta
-condannato a 4 mesi e 5 giorni, per divulgazione di una comunicazione riservata ( anche se mancava il carattere fraudolento della sua intercettazione)

Corte Europea Diritti dell’Uomo: condanna Italia per sproporzione pena nei confronti di Ricci.

La vicenda si inserisce nella guerra tra Mediaset e Rai, lo ha visto prendere una condanna a 4 mesi e 5 giorni (pena sospesa), parzialmente rivista e giudicata appunto sproporzionata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel 2013. https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_20_1.wp?previsiousPage=mg_16_1&contentId=SDU964393

I FATTI

Il fuorionda “reato”, mandato in onda da Striscia, del 1996 e veniva da Rai Due.  Il tg satirico di Canale 5 mandò in onda le immagini di un fuorionda in cui la conduttrice di L’altra edicola Silvia Ronchey, scopriva che i suoi collaboratori non avevano chiesto al filosofo Gianni Vattimo una liberatoria per mandare in onda un litigio tra lui e lo scrittore Aldo Busi durante la registrazione della puntata. Durante la registrazione gli invitati Aldo Busi e Gianni Vattimo avevano avuto un acceso diverbio, ma la Rai non potè mandarlo in onda perché Vattimo non concesse l’autorizzazione alla diffusione delle immagini, un’informazione che la conduttrice de L’Altra edicola commentò dicendo «non è possibile… l’abbiamo fatto apposta a metterli insieme quei due».

Ricci sostenne che mandando in onda la registrazione del fuorionda Rai, il suo intento era dimostrare che lo scopo della puntata de L’Altra edicola non era di commentare il libro di Vattimo appena pubblicato, ma di creare le condizioni affinché i due ospiti litigassero con l’obiettivo di far crescere l’audience.

Intero procedimento e i diversi gradi di giudizio, meriterebbero apposita analisi che mi ripropongo di fare in separata sede.

DUE DATI SINGOLARI

Su questa vicenda qui mi limito a riportare due dati:

– il reato per il quale è stato condannato Ricci si riferisce non al fuorionda in sè e neppure al litigio tra i due ospiti (Vattimo e Busi), ma specificatamente alla sola “diffusione di rivelazioni riservate interne all’azienda di Stato Rai ” (il dialogo tra la conduttrice e i suoi collaboratori) , inserite singolarmente nella fattispecie di quelle “telefoniche o telegrafiche”.

-sia in primo che in secondo grado l’accusa aveva chiesto l’ assoluzione.

Una condanna che comunque certo non ha fermato Ricci nella messa in onda di fuorionda in tutti questi anni, sino a tempi recenti. Uno per tutti, i famosi fuorionda sul giornalista Andrea Giambruno, ex compagno del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

GLI INCREDIBILI SALUTI AD ATZORI DEI GIORNALISTI DIRETTAMENTE VIA SATELLITE

Concludo il pezzo con una nota di colore.

Con gli anni ho consolidato un buon rapporto con tanti giornalisti protagonisti dei fuorionda.

Dai primi miei blog, all’avvento dei social, sino ai giorni nostri, son tanti quelli che tra loro mantengono un atteggiamento prima di sorpresa e poi divertito.

Nicola Veschi, Pina Esposito, Ilaria Iacoviello, Marco Melegaro, Enrico Fedocci, noti giornalisti televisivi, durante i loro collegamenti, in fuorionda, mi hanno mandato direttamente i saluti via etere .Ecco gli incredibili video.

Articolo pubblicato il 18 ottobre 2024

(ultimo update febbraio 2025)

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