La storia della mia vita è stata (ed è ) contrassegnata dall’impegno costante e concreto per la tutela del territorio e dalla comunicazione ambientale e la difesa dei diritti animali.
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Is Arenas, CWF, Gatti, tutela del mare sono i nomi di alcune delle battaglie che ho condotto alla luce del sole da attivista verde ecologista e da comunicatore ambientale.
Ho subito cause intimidatorie con assurde richieste risarcimento di miliardi di vecchie lire, subito processi penali e civili, atti intimidatori veri e proprio, ma non mi sono mai fermato.
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Ho subito un decennio abbondante di procedimenti penali e civili dai quali sono sempre uscito pulito. Non solo indenne, ma qualche volta anche vittorioso.
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Ad esempio con il Decreto Su Pallosu che ha annullato una delibera di un consiglio comunale su una colonia felina per “eccesso di potere” della pubblica amministrazione o con la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la localizzazione di un campo ormeggi nel mare Su Pallosu .
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Anche per questo per me la modifica della Carta Costituzionale approvata ieri in via definita, rappresenta davvero una novità rivoluzionaria.
NOVITA’ CHE AVRA’ ENORMI CONSEGUENZE
La novità di ieri è storica, ma purtroppo sembra non fare notizia, o comunque non abbastanza.
Purtroppo però, ancora una volta, non è stato ancora bene evidenziato che non è solo un’aggiunta di parole sul nostro testo normativo più importante, ma una riforma che avrà indubbie conseguenza a lungo termine in tutti i settori della nostra società.
LA RIFORMA COSTITUZIONALE
Ieri 8 febbraio 2022 la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva, nella quarta e ultima lettura, il ddl per la tutela dell’ambiente in Costituzione, che modifica gli articoli 9 e 41 della Carta.
Vediamo nella grafica tutte le novità
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Nella votazione finale è stata raggiunta la maggioranza dei due terzi in questa seconda deliberazione, come già era avvenuto al Senato il 3 novembre dell’anno scorso, dopo che il testo aveva ottenuto il via libera di entrambi i rami del Parlamento in prima deliberazione.
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Per questa modifica della Costituzione non sarà necessario alcun referendum popolare confermativo perché la legge di revisione costituzionale è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
La finalità è quella di dare ulteriore concretezza alla “tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali” previsto già dall’articolo 117 della Costituzione.
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Oltre a quella dell’ambiente, si parla anche di tutela della biodiversità e degli ecosistemi e viene introdotto per la prima volta un riferimento all'”interesse delle future generazioni”.
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LA TUTELA DEGLI ANIMALI
Non solo, entra pure in Costituzione un riferimento fin ora assente, quello per la tutela degli animali.
In Parlamento se ne discuteva da ormai 40 anni, più o meno gli anni da cui seguo questa tematica, ed esattamente dalla sentenza del 1979 con con cui la Cassazione sottolineava il diritto ciascun uomo alla salute e quindi ad un ambiente salubre. Ma il vero inizio del dibattito risale ai lavori dell’Assemblea Costituente, durante i quali fu ampio e polarizzato il dibattito attorno alla scrittura dell’Articolo 9.
Ieri tutto questo è diventato realtà.
UNA MODIFICA COSTITUZIONALE CHE NON FA NOTIZIA : NIENTE PRIMA PAGINA
Nonostante ciò, nelle prime pagine dei quotidiani di oggi la notizia è pressoché assente. Su questa constatazione faccio mia qui interamente la riflessione di un amico e grande comunicatore ambientale, incorporando il suo post su Facebook: Marco Gisotti.