Perchè dico No alla Tassa di Soggiorno

L’imposta di soggiorno, detta anche tassa di soggiorno, in Italia, è un’imposta di carattere locale applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d’arte.

La Tassa di Soggiorno è un vecchio balzello che esiste dal secolo scorso.

Fu istituita nel lontano 1910 per le sole stazioni termali, climatiche e balneari ed estesa nel 1938 alle altre località di interesse turistico.

Fu poi abolita a decorrere dal 1º gennaio 1989.E’ stata introdotta nuovamente dal federalismo fiscale municipale con il Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 che concede ai Comuni italiani ad alta affluenza turistica la facoltà di poter applicare una tassa ai turisti che soggiornano nelle strutture alberghiere, hotel, bed e breakfast e campeggi.

Ciclicamente si discute sulla sua utilità e soprattutto sulla reale destinazione dei soldi raccolti, utilizzati dai comuni spesso per finalità differenti da quelle sbandierate in origine.E’per questo è una tassa che porta sempre con se un mare di polemiche.
Il contributo per la tassa di soggiorno varia da 1 euro fino a 5 euro al giorno per persona da pagare direttamente alla struttura ricettiva che ospita il turista a prescindere dalla durata del viaggio.

Ad esempio a Roma il Comune incassa 3 euro al giorno da chi soggiorna in alberghi a 1 o 2 stelle, 4 euro al giorno per i 3 stelle, 6 euro al giorno per i 4 stelle, 7 euro al giorno per i 5 stelle. Bed and breakfast, Affittacamere, Case per ferie, case e appartamenti vacanze prevedono un importo di 3,5 euro al giorno per massimo di 10 giorni. Agriturismi e Residenze turistiche alberghiere: 4 euro al giorno per un massimo di 10 giorni. Campeggi ed aree attrezzate per la sosta temporanea: 2 euro al giorno a persona per un massimo di 5 giorni.
Il turismo ha bisogno di altro, non di questa nuova (o vecchia tassa).

Tre comuni della nostra Provincia in questi giorni stanno riprovando ad istituirla.Si tratta di Oristano, Cabras e San Vero Milis tra le critiche e lo scetticismo generale.

Gli operatori del turismo sono generalmente e giustamente contrari perchè quando viene istituita son loro a diventare esattori e a chiedere i soldi ai turisti, soldi che poi devono girare ai comuni. I Comuni la istituiscono ora nuovamente solo per fare cassa e non utilizzano mai o quasi mai i proventi per il turismo, come dovrebbero.Il turismo ha bisogno di programmazione, pianificazione, provvedimenti su trasporti, strade e servizi.In sostanza la tassa di soggiorno non serve per le finalità istitutive e anzi scoraggia turismo e turisti.
Lo stesso governo nazionale nel suo contratto di governo ha annunciato “In considerazione del rifinanziamento delle risorse a favore degli enti locali prevediamo di abolire la tassa di soggiorno.”Dunque non ha senso approvare oggi la tassa di soggiorno.
Consiglieri comunali di San Vero Milis, ascoltate gli operatori turistici e i cittadini.
Aspettiamo ancora la risoluzione del problema del Lungomare, cavallo di battaglia delle ultime elezioni.A costo zero o con finanziamenti europei e regionali si può fare davvero tanto per questo territorio.Abbiamo potenzialità immense, spingiamole al massimo, ma davvero una nuova tassa potrebbe essere la mazzata finale per il comparto turistico che soffre di problemi generali e locali che ben conoscete.
Lasciate perdere: il turismo, i turisti e la nostra comunità non ha bisogno di una nuova tassa.
A mio avviso è il principio che non va.
La programmazione e promozione turistica non può basarsi su una nuova tassa.Le amministrazione devono prima fare o quanto meno dire cosa vorrebbero fare con quei soldi, senza possibilità di distrazione alcuna come invece accade, prima di imporre un nuovo balzello.

Qui purtroppo il principio è uno solo, fare cassa (ogni tanto sui noi residenti e ora sui malcapitati turisti) e poi …chi se ne frega. 🙂
Le amministrazioni comunali di San Vero Milis, Cabras e Oristano la giustificano con il fatto che le stesse hanno poche risorse per garantire servizi e decoro.

ALCUNE DOMANDE AI NOSTRI AMMINISTRATORI


Se è vero che che i comuni hanno poche risorse perchè ad essere rapinati e scoraggiati devono essere i turisti ?
Dove vanno i gli incassi dei parcheggi a pagamento estivi ?

Dove vanno gli incassi di IMU e Tari dei nostri comuni ?

Tasse o non tasse, cosa fate di concreto come amministrazioni per la promozione turistica ?

Sapete che si può fare promozione turistica anche a costo zero o quasi attraverso i social ? Avete degli appositi account aggiornati di promozione turistica del vostro comune sui vai social network (facebook, instagram e twitter) ?


Quali servizi hanno garantito fin ora queste amministrazioni comunali ai turisti ?

Cosa offrite di concreto ai turisti che arrivano sul vostro territorio in materia di fruizione di beni storici e naturali ?

E dove andranno con precisione gli incassi di questa nuova tassa ?

Quanti soldi spendono oggi le amministrazioni per la promozione turistica ? Per la migliore manutenzione delle strade o della relativa segnaletica avete fatto il possibile ? (senza trincerarvi dietro lo scaricabarile della competenza di altri enti).

Quanti soldi spendono oggi le amministrazioni per mini Sagre o convegnistica limitata dove spesso gli stessi amministratori si parlano addosso ?

Vogliono dare la mazzata finale al turismo e far scappare i turisti dalle rotte della Sardegna per mandarli su altre destinazioni ?

Servono trasporti, strada, servizi, pianificazione, programmazione, fantasia e non una nuova tassa.

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