L’elisoccorso non è coperchio per coprire disastri Sanità ( Oristano in testa)

L’Ospedale San Martino di Oristano

L’elisoccorso non può essere il coperchio buono per tutte le pentole della giunta Pigliaru, tanto meno quella della sanità, i cui problemi irrisolti ora pesano sui sardi. In questi anni Giunta non ha garantito i diritti primari ma ha continuato a tutelare i privilegi di pochi, come la scandalosa questione dei vitalizi degli ex consiglieri regionali (che costa ai sardi 18 milioni di euro l’anno) dimostra.

Qual è lo stato della sanità in Sardegna? Basta chiederlo ai sardi, o semplicemente ascoltare quello che dicono gli stessi esponenti del centrosinistra che governa la Regione. Dopo il segretario del Pd Cani, ieri è stato il presidente della Commissione sanità Raimondo Perra a dire sulla stampa che “sull’Ats e sugli ospedali sono stati fatti molti errori”. Da parte della giunta Pigliaru, chiaramente. Errori che però si continuano a commettere per mero calcolo elettoralistico e che oggi pagano tutti i sardi.

Che la situazione sia drammatica è sotto gli occhi di tutti e non passa giorno che i giornali non ne diano conto. “Bosa, nove mesi di attesa per una colonscopia”, “Oristano, pochi infermieri e degenti abbandonati”, “A Iglesias senza reagenti il laboratorio analisi è fermo”, “Addio a 26 medici di base ad Oristano”, “Emodinamica a Carbonia rischia la chiusura”, “Emodinamica a Lanusei, dalla Regione solo promesse”, “A Isili c’è un ospedale in coma”. Questi sono solo alcuni dei titoli degli ultimi giorni, segno di una situazione fuori controllo e a fronte della quale il presidente Pigliaru e l’assessore Arru oggi sbandierano i risultati dei primi due mesi del servizio di elisoccorso. Bisognerebbe avere più pudore e non strumentalizzare l’attività dei professionisti impegnati ogni giorno con sacrificio e dedizione.

Sulla sanità come su tutti gli altri temi serve un cambio di passo deciso ed è quello che faremo, garantendo i diritti ed eliminando i vitalizi una volta alla guida della Regione.

Mario Puddu

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